La felicità delle vostre dita dei piedi è importante quanto quella del vostro cervello

Grazie, Elohim, per questo giorno meraviglioso!
Grazie, Elohim, per questo pianeta meraviglioso!
Grazie, Elohim, per questa vita meravigliosa!
Grazie, Elohim, per questa felicità meravigliosa!

La felicità fa parte del nostro DNA. Quando dimentichiamo di essere felici, tradiamo il nostro DNA. La felicità non richiede alcuno sforzo. La tristezza, invece, sì. Quando vi svegliate, siete felici, in modo del tutto naturale. Ogni giorno, ancora prima di aprire gli occhi, la felicità è già dentro di te. Devi sentirla. Se smettete di sentirla, la perderete, sarte tristi, farete nascere pensieri negativi e vivrete una giornata terribile. Avere una giornata terribile richiede molta fatica, perché non è facile essere tristi. Essere felici, invece, è semplicissimo e non costa alcuno sforzo: è nel nostro DNA.

Quando vi svegliate, ogni cellula del vostro corpo si risveglia. Sentite la differenza? Cosa facciamo di solito appena apriamo gli occhi? Come fanno molti animali, ci stiriamo. E cosa succede? Il corpo è felice di svegliarsi. Non pensate “Ora devo stirarmi”. No, viene naturale. Il mio gatto, un gatto fortunato, dorme sedici ore al giorno e, appena lo sveglio, subito si stira. È istintivo, tutti gli animali lo fanno.

A volte, cammino lungo il sentiero qui vicino, dove ci sono dei cavalli. È divertente, perché quando dormono non si sdraiano. Si capisce che stanno dormendo perché sono ritti sulle loro zampe, ma profondamente addormentati. Molti animali non hanno bisogno di sdraiarsi per riposare. Certi meravigliosi uccelli volano per due mesi di fila… dormendo in volo. Si lasciano trasportare dal vento, senza mai atterrare, e dormono per dieci, dodici ore al giorno. Anche i cavalli, se avete la fortuna di vederli quando si svegliano, si stirano. È buffissimo, non immaginereste mai che un cavallo possa stirarsi come noi.

Cosa succede quando ci stiriamo? È il nostro corpo che parla e dice “Sono felice di essere vivo”. Osservate la postura delle persone: quelle felici hanno le spalle rilassate, quelle stressate le hanno contratte verso l’alto. Proprio questa settimana, è stato pubblicato uno studio su uno strumento che misura la distanza tra spalle e testa, rivelando il livello di felicità o stress. Quando siete tesi o state vivendo un momento difficile, senza rendervene conto alzate le spalle e abbassate lo sguardo, perché non potete guardare in alto con le spalle così contratte. Quando ci svegliamo, invece, le spalle si abbassano in modo naturale e il corpo vi comunica la sua gioia, perché ogni cellula non fa altro che esprimere il nostro DNA, che è pura felicità.

Ecco, questa non è felicità [con le spalle alzate]. Se vedete qualcuno che assume questa postura, vuol dire che non è felice. Ma basta un piccolo sforzo per aprirsi. Innanzitutto, il seno delle donne diventa più bello, per me è importantissimo. Se avete le spalle chiuse, il seno sparisce. Se volete far uscire tette, sappiate che sono felici quando possono mostrarsi. Quando siete davvero felici, vengono fuori da sole. Questa è la postura naturale della felicità. È semplice. Quindi, quando vi svegliate, sentite questa felicità fisica, spontanea. Non serve meditare, il corpo si sveglia già felice. Poi, potete meditare, ma prima ancora di aprire gli occhi c’è il processo del risveglio. Tutto il corpo si riconnette, gli organi si riconnettono, il battito cardiaco cambia, il fegato, ogni parte del corpo si riattiva.

Ma se non ascoltate il vostro corpo, potete tradirlo. “Che giornataccia, che vita orribile. Piove”. In questo modo, alterate il ritmo del cuore e del respiro. Se osservate le persone che dormono, noterete che respirano in modo calmo e regolare. Le persone stressate, invece, hanno un respiro diverso, un battito cardiaco diverso, il loro corpo non è felice. Se lasciate fare alla natura, la felicità arriva da sola. Invece, essere tristi richiede uno sforzo enorme. Meglio risparmiare energie.

Chi non è felice si stanca maggiormente. La felicità non consuma energia, ma la tristezza sì. Ecco perché le persone infelici bevono tanto caffè, tanto tè, fumano o assumono droghe: sono esausti e molto stanchi per il solo fatto di non essere felici. Capita anche a voi di sentirvi esausti dopo una giornata particolarmente stressante. Non riuscite neanche a dormire, perché, quando siete troppo stanchi, non è facile prendere sonno. E il giorno dopo siete ancora più affaticati, è un circolo vizioso. Quindi, quando vi svegliate, lasciate che il vostro DNA si esprima. Il DNA è felicità, è il nostro stato naturale, non richiede sforzi. Se volete avere energia positiva tutto il giorno, siate felici.

È ciò che dovete fare ogni mattina. Ricordate: il primo pensiero, lo insegno da anni, è cruciale. E quel primo pensiero deve essere di felicità. Non è difficile. È facilissimo essere grati. “Oggi c’è il sole. Oggi incontrerò i raeliani. Questa mattina parteciperò all’incontro”. Non siete felici? Dovresti volare. Venire al nostro incontro è come volare. La gente normale pensa “Andrò alle Hawaii”. E si emoziona al solo pensiero del viaggio. Ma partecipare al nostro incontro è decisamente meglio che andare alle Hawaii. Non esiste posto più bello. Starete insieme al Maitreya, ascolterete i suoi insegnamenti. Esiste giornata più felice? Pensateci, quando vi svegliate al mattino. E conservate questa gioia.

Siete raeliani, siete talmente fortunati da essere stati riconosciuti dagli Elohim. Avete fatto tutti la Trasmissione del Piano Cellulare. Ricordate? Cosa vi ho detto in quell’occasione? “Gli Elohim ti hanno riconosciuto”. Se questo non vi rende felici, nulla potrà farlo. Siete guidati dalla luce degli Elohim. Oggi, a ogni passo che farete, loro cammineranno al vostro fianco. Quando ridete, ridono con voi; quando meditate, meditano con voi, in ogni attimo della vostra vita. Se sapete tutto questo e dimenticate di essere felici, avete un grosso problema.

Adoro la frase di quel filosofo che dice “Se ti senti solo quando sei solo, sei in cattiva compagnia”. La ripeto, perché è di fondamentale importanza. “Se ti senti solo quando sei solo, sei in cattiva compagnia”. E chi è la cattiva compagnia? Tu stesso. Se siete soli e vi sentite soli, il problema siete voi. Come stare in buona compagnia? Siate felici. Se siete felici con voi stessi, siete in buona compagnia, perché voi sarete con voi stessi per sempre, ogni secondo della vostra vita. Volete che questa compagnia sia buona o cattiva? Se sarete felici, sarà splendida.

La felicità è la vostra migliore amica, e per averla non avete bisogno di nessuno, solo di voi.

Ricordate le tre domande: “Dove sono? Perché sono qui? Chi è con me?” Queste domande aumentano il potere della felicità. Chiedetevi, proprio adesso “Dove sono?” Pensateci, sentitelo. “Perché sono qui?” Sapete la risposta. E soprattutto, la ciliegina sulla torta. “Chi è con te?” Migliaia di raeliani nel mondo sognano di essere qui. Alcuni leggono queste parole online e pensano a noi. Ma voi siete qui, con me. Ricordatelo ogni mattina, sentite questa felicità che nasce da ogni cellula. Se siete felici, non lo siete solo nella testa, ma anche nell’alluce o nel mignolo. Anche il ditino del piede è felice. È un ottimo esercizio sentire la felicità nel proprio mignolo.

Una delle meditazioni che faccio al mattino per rallentare l’invecchiamento – molti conoscono questo tipo di esercizi, fanno parte della pratica buddista – consiste nel contrarre la mano sinistra e contemporaneamente le dita del piede destro, creando una connessione interessante. Poi, invertite. In questo modo, il vostro corpo si sente UNO. La felicità delle dita dei piedi è importante quanto quella del cervello. Ogni cellula, quando siete felici, lo percepisce. Meglio, dire che lo percepisce non rende bene l’idea: ne fa parte.

Invece di dire “Io sono felice”, dovresti dire “Noi siamo felici.” Siamo una popolazione di milioni di cellule, che sono felici insieme. Ecco perché ballare è fondamentale, perché all’improvviso tutto il corpo si muove nella felicità. Lo stesso vale nella meditazione. Non commettere l’errore dei principianti, che pensano che la meditazione avvenga solo nel cervello. A coloro che meditano per la prima volta, dico sempre “Meditate con l’alluce”. Questo corpo è una comunità. Ci sono otto miliardi di persone sulla Terra, ma miliardi di cellule in voi. Quindi, è meglio dire “Noi siamo felici”. Potete persino parlare al vostro alluce. “Sei felice con me?” Un cantante del Québec dedicava canzoni alle dita dei piedi, per sentire questo senso si unità e felicità.

Siete felici? – [Io sono]

Non solo con me, ma anche con i vostri fratelli e sorelle. Sì, sto invecchiando, e potrei morire da un momento all’altro; ma anche il più giovane tra noi potrebbe morire domani. Qualsiasi giorno potrebbe essere l’ultimo per qualcuno. Immaginate se la prossima domenica non ci fosse uno di noi. Quindi, lo stesso privilegio che sentite quando state accanto a me, sentitelo anche quando state accanto agli altri. Siete delle persone uniche, le sole. È un privilegio essere insieme. E quando vi svegliate, al mattino, pensate a tutti i vostri fratelli e sorelle, sentite quanto siete fortunati a vivere nello stesso momento, perché tutto passa talmente in fretta.

Alcuni sono già in cielo, potrei citarne tanti. Ma noi siamo vivi, viviamo gli uni accanto agli altri; se non nella stessa casa, sulla stessa isola, sullo stesso pianeta. Approfittatene, ogni secondo.

Vi auguro una giornata meravigliosa; anzi, non solo una giornata, ma un’eternità meravigliosa.

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