
L’amore: tutto riconduce alle tre domande fondamentali. Le ricordate? “Dove sono? Perché sono qui? Chi è con me?” Perché siete qui stamattina? Potreste essere in spiaggia, davanti alla TV, a scalare una montagna. Invece, avete scelto di essere qui, in questa stanza. Perché siete venuti?
Per amore. Lo avete fatto per amore.
Non solo qui e ora, ma qui a Okinawa, dal Canada, che è molto lontano. In passato, ci sarebbero voluti quasi due mesi per arrivare qui a bordo di una nave, eppure Daniel è insieme a noi. Potrebbe essere altrove a fare molte altre cose. Perché è qui? Per amore. Questa bellissima ragazza cinese dovrebbe essere in Cina. Invece no. Perché? Per amore.
Tutti in questa stanza lo percepiscono. Cosa vi spinge ad alzarvi e dire “Oggi andrò all’incontro”? L’amore. L’amore per gli Elohim. Elohim, vi amo.
È stato bellissimo quando Daniel ha detto “Elohim, vi amo”.
Quante volte nella vostra vita avete detto “Ti amo”? Probabilmente molte volte, a una ragazza o a un ragazzo. Molte volte, vero? Le ricordate? Forse la più potente è stata la prima volta, quando avete osato dire a qualcuno “Ti amo”. Riuscite a ricordare quel momento? Il primo ragazzo o la prima ragazza. Finalmente, dopo tanta timidezza e paura, avete detto “Ti amo”. Ricordate quell’emozione, quel momento?
Riuscite a dire agli Elohim “Vi amo” allo stesso modo? Riuscite ad amare gli Elohim come un partner? Se dite “Ti amo” a un essere umano, come potete dire “Vi amo” agli Elohim? Dovrebbe essere completamente diverso, non il solito “Ti amo” che significa “Voglio fare sesso, amo il tuo seno, amo il tuo sedere”. Ecco cosa voleva dire quel “Ti amo”. Potete dire lo stesso “Vi amo” agli Elohim? Qual è la qualità del vostro “Vi amo”? Dovete modificare la frase, il significato, il significato profondo di “Vi amo”. Gli Elohim sono molto più di un partner: sono la ragione per cui siamo vivi.
Sentite l’amore delle altre persone qui presenti, lo stesso che provate voi. Non solo per gli Elohim, ma per ogni cellula del vostro corpo, come ha detto Daniel: le dita dei piedi, tutto ciò che è vivo, comprese le minuscole civiltà dentro di voi. Amare gli Elohim vuol dire amare l’infinito. Quando meditate davanti al simbolo, guardatelo e dite “Vi amo”. Quando dite “Vi amo” al simbolo, chi state amando? Voi stessi. Perché voi siete l’infinito.
Il dono più bello degli Elohim è il simbolo dell’infinito, perché sono loro, siamo noi, è tutto ciò che esiste nell’universo infinito, nell’infinito che possiamo immaginare: il sistema solare, le persone nella mia mano – questo possiamo immaginarlo – le galassie e le stelle. Quante civiltà nell’universo sono ora insieme per celebrare la vita? Non siamo soli. Quanti Elohim ci sono? Quante persone celebrano i loro creatori? Celebrano il fatto che non siamo più sabbia, ma siamo vivi.
Quando prendete una manciata di terra o sabbia, al suo interno ci sono degli “Elohim”, degli esseri coscienti oppure no. Nella vostra mano ci sono molti scienziati, molti Mozart, perché l’arte e la scienza sono una cosa sola. L’arte è scienza e la scienza è arte.
Abbiamo qui una meravigliosa scienziata che lavora nel campo della fisica quantistica. Sulla mia pagina Facebook potete vedere un video che ha realizzato con due ricercatori americani, in cui parla del suo lavoro. È assolutamente affascinante e consiglio a tutti voi di guardarlo, non solo perché lei è bella, ma perché ciò che spiega è ancora più impressionante del suo aspetto fisico.
Sta studiando la luce allo scopo di esplorare l’infinitamente piccolo. Non l’infinito assoluto, ovviamente, ma sta facendo i primi passi, sta esplorando la parte che possiamo ancora concepire, immaginare e visualizzare. Con il nostro livello di comprensione molto limitato e primitivo, possiamo ancora immaginare gli atomi o gli elettroni nelle nostre mani, o visualizzare un fotone proveniente dal Sole. Questo è alla nostra portata, ma rappresenta solo una minuscola frazione dell’infinito.
Il suo lavoro si concentra sui fotoni e, sebbene sia una scienza affascinante, rappresenta ancora, in un certo senso, il livello scientifico di una lumaca. È un compito estremamente impegnativo e richiede una tecnologia avanzata solo per osservare, percepire e cercare di capire cosa sia realmente un fotone. È simile a noi, esseri umani, che cerchiamo di comprendere la natura della Luna.
I nostri antenati guardavano le stelle, pensando che un dio le avesse messe nel cielo solo per bellezza. È bello, ma sappiamo che non è stato un dio a mettere le stelle nel cielo. Allo stesso modo, non è un dio che mette gli elettroni, i neutroni e le particelle negli atomi.
Stiamo arrivando a un punto di svolta nella storia della scienza, e Natalia spiega magnificamente che i fotoni sono materia e vibrazione. Con il nostro cervello molto primitivo, immaginiamo gli atomi come se fossero delle bocce da gioco. E più ci addentriamo nell’infinitamente piccolo, più ci rendiamo conto che non ci sono bocce, sfortunatamente per coloro che vogliono giocare. Non c’è nessuna boccia. Quando ci addentriamo ancora di più in profondità, osserviamo vibrazioni. Tutto è vibrazione. Noi siamo vibrazioni. Abbiamo l’illusione di essere materia, ma siamo materia e vibrazione; non siamo più materia che vibrazione, e non più vibrazione che materia. Per un cervello normale, è un concetto molto difficile da concepire.
Non potete passare la mano attraverso il corpo di qualcun altro. Ma in questo momento ci sono delle particelle che vi attraversano. Le persone normali, con un cervello normale, dicono che è impossibile, ma in questo momento ci sono delle particelle che attraversano voi e la Terra, solo che non le vediamo.
Quando guardate il Sole, non lo vedete davvero: vedete i fotoni che arrivano. In realtà, sono partiti otto o sette minuti prima. Voi pensate di vedere le stelle in una certa posizione, invece no. Erano lì un’ora, due ore prima, perché la luce viaggia lentamente.
Per gli esseri umani primitivi, la luce viaggia molto velocemente. Per i fotoni è la stessa cosa: li immaginiamo come se fossero delle sfere, ma Natalia spiega magnificamente che non sono affatto delle sfere, sono vibrazioni.
Chi siete? Una vibrazione. E cos’è l’amore? Una vibrazione. Quindi, potete usare questo simbolo per spiegare tutto. È il simbolo dell’infinito? È il simbolo dell’amore. Infinitamente piccolo, infinitamente grande, infinito nel tempo: tutto è amore. Quando dite agli Elohim “Vi amo”, di cosa si tratta? Di una vibrazione. L’amore è sempre una vibrazione, non solo quando vi masturbate. Adoro questa meditazione che abbiamo fatto. Il pensiero è una vibrazione. Tutto nella vostra vita è vibrazione. E grazie agli Elohim, facciamo un passo avanti.
Rispetto al livello scientifico di mia nonna o di sua nonna, la ricerca di Natalia sembra quella di un super genio. La scienza di oggi sembra straordinaria, ma è al livello di una lumaca. Immaginate come reagirebbe vostra nonna se sapesse che vita conducete oggi. Tornate indietro nel tempo, incontrate vostra nonna quando era adolescente e lei vi chiede “Qual è il gesto che fai più spesso?” (il Maitreya fa il gesto di tenere in mano un cellulare). “Cosa significa?”
Lo stesso se viaggiate in Amazzonia e vi trovate tra persone primitive (il Maitreya fa il gesto di tenere in mano un cellulare). Forse è in questo modo che è nata l’immaginazione, l’illusione di leggere il futuro nella mano? Voi vedete il futuro sul telefono.
Sarebbe impossibile per vostra nonna adolescente comprendere la scienza di oggi, per lei sarebbe impossibile concepire il fatto che prendiate il telefono e parliate con qualcuno dall’altra parte della Terra. Mancano troppi collegamenti perché lei possa capire. Vostra nonna sarebbe persa nel mondo di oggi. Voi chiamate e arriva un’auto senza conducente, vi sedete dentro, non c’è nessun alla guida, e vi porta dove volete andare. Questo esiste già. Immaginate vostra nonna che dica “Chi sta guidando? Dov’è il cavallo che tira il carro?” È un altro livello.
Ora, viaggiate nel futuro. Non al livello degli Elohim, perché non potete. Nemmeno i più grandi scienziati del pianeta possono immaginare il loro livello. Ma viaggiate al nostro livello, vent’anni nel futuro. Come sarà il mondo? L’attuale ricerca di Natalia nel campo della scienza quantistica sembrerà primitiva. La macchina tecnologica all’avanguardia che lei sta usando ci sembrerà un carro trainato da cavalli. Provate a immaginare. È molto difficile immaginare il mondo tra vent’anni.
E che dire dei venticinquemila anni di progresso tecnologico degli Elohim? Quella è davvero un’altra dimensione. Le persone a cui parliamo del loro messaggio possono a malapena comprendere quello che diciamo. “Gli Elohim sono venuti e, utilizzando il DNA, le reazioni chimiche e la fisica, hanno creato la vita sulla Terra”. Questo lo possono concepire, ma il messaggio che trasmettiamo loro è meraviglioso perché ci proietta al livello scientifico degli Elohim. Nessuno sulla Terra può comprenderne nemmeno l’un per cento o il dieci per cento.
Cosa dicono? “Possiamo spostare interi pianeti e sistemi solari”. Quando dite alle persone che hanno creato la vita sulla Terra usando il DNA, lo possono concepire. Ma quando dite loro che possono spostare interi pianeti e sistemi solari, rimangono scioccati. Cominciano a pensare “Hai bisogno di un ospedale psichiatrico”. È impossibile per loro immaginarlo.
Questo è solo un piccolo assaggio del livello della scienza degli Elohim, ma diventa comprensibile quando si usa tutta la propria immaginazione. Il livello di ricerca di Natalia è bellissimo, ma ancora molto primitivo. Gli scienziati intelligenti sanno che più alto è il livello di scienza, più si diventa umili. Gli scienziati più geniali non sono come le persone normali. I piccoli scienziati dicono di sapere tutto. Avere una mente scientifica significa essere aperti all’ignoto.
Nel 1890, il presidente dell’Accademia francese delle scienze disse, rivolgendosi a dei giovani studenti, una frase che è un vero gioiello. “Non studiate la scienza, perché abbiamo scoperto tutto”. Il presidente dell’Accademia francese delle scienze. Nel 1890. “Non c’è più nulla da scoprire, sappiamo tutto”. È più divertente di Mr. Bean. Ma i veri scienziati, i migliori scienziati, dicono “Più facciamo ricerca, più studiamo, più ci rendiamo conto che non sappiamo nulla”. I migliori scienziati dicono “Non sappiamo nulla”. Gli scienziati al livello delle scimmie dicono “Sappiamo tutto”. Questo significa avere una mente scientifica: essere aperti all’ignoto.
Questa frase è mia e rimarrà vera per sempre. “Più sappiamo, più comprendiamo di non sapere nulla”. È l’infinito.
Hanno l’illusione di sapere tutto, ma una cosa è costante: l’amore. Riguardo all’amore, se siete amore, sapete tutto. Solo riguardo all’amore. Non alla fisica quantistica o alla nanotecnologia, ma all’amore. Quando si tratta di amore, non c’è differenza tra i più grandi scienziati del pianeta degli Elohim e gli esseri umani più primitivi. Questa è la bellezza della scienza. Ecco perché dico “La scienza è amore e l’amore è scienza”.


